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Sky Box Sets. La risposta italiana a Netflix?

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Le piattaforme OTT sedimentano nuove abitudini di consumo, e per i Brodcaster tradizionali è giunto il momento di correre ai ripari.

Roma – Netflix, come tutti gli altri player OTT, è spesso accusata di aver creato la tempesta perfetta per disarticolare gli equilibri in seno al Broadcasting televisivo tradizionale.
Queste considerazioni sono spesso formulate senza una chiara analisi dell’ecosistema televisivo nel suo complesso, che non è composto di sole serie tv o film in prima serata. Tenuto conto di questa premessa possiamo ritenere che Netflix non ha ucciso la tv, ma ha accelerato i tempi per l’affermazione della pratica del Personcasting e l’emersione del fenomeno denominato “Binge watching”.
Lo sbarco della piattaforma di Reed Hastings  in Italia la scorsa estate veniva salutato come il requiem della tv tradizionale, ma per il momento siamo tutti salvi.
Le ragioni sono molteplici, prima tra tutte i numeri dello streaming nel nostro paese, che – secondo il quotidiano la Repubblica – conta circa 700.000 utenti attivi.
Approfondendo l’analisi di questo dato possiamo però dedurre che le piattaforme OTT abbiano scosso un po’ il mercato, soprattutto se consideriamo che Sky ha circa 5 milioni di abbonati (acquisiti in poco più di un decennio),  e che tra questi 700.000 ben 280.000 risultano abbonati a Netflix, piattaforma che guarda con interesse alla categoria dei Millennials e favorisce la sedimentazione di nuove abitudini di fruizione. Negli USA l’ex sito di videonoleggio  sta riuscendo a scardinare il monopolio della tv tradizionale, infatti, nel 2015 – afferma Michael Nathanson di Moffett Nathanson – il tempo di visione medio della tv tradizionale è calato del 3%, e si prevede che entro il 2020 la visione di contenuti video attraverso Netflix otterrà un incremento del 14%.
Nel nostro paese è ancora presto per fare previsioni dettagliate, ma i Broadcaster attenti alle evoluzioni di scenario stanno pianificando delle scelte che tengono conto delle capacità potenzialmente distruttiva che hanno le piattaforme OTT.
Tutte le considerazioni espresse funzionano da preambolo alla nascita di Sky Box Sets, che consiste nella possibilità – riservata agli abbonati Sky – di poter visionare per intero tutte le puntate delle Serie tv in onda sui canali di Ruperth Murdoch.
Il catalogo Sky Box Sets è davvero molto ampio, ma c’è una variabile che a mio avviso non lo pone in diretta competizione con Netflix: il prezzo.
L’accesso ai contenuti Sky impone la sottoscrizione di un abbonamento alla pay tv tradizionale, che comporta una spesa mensile doppia rispetto a Netflix.
Non rimane che attendere qualche mese per fare le giuste valutazioni del fenomeno, l’unica certezza rimane lo spostamento di alcuni equilibri in seno al Broadcasting tradizionale.
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