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LA TV DEL 2016: SVOD IN ITALY – COSA, COME E QUANDO GUARDARE LA TV

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“LA TV DEL 2016” È UNA SERIE DI ARTICOLI DI APPROFONDIMENTO E RIFLESSIONI SUI PRINCIPALI AVVENIMENTI DELLO SCORSO ANNO LEGATI ALL’INDUSTRIA TELEVISIVA ITALIANA E INTERNAZIONALE”

La televisione tradizionale e il web continuano ad ibridare formati e linguaggi in maniera inarrestabile. Il mercato dell’audiovisivo fiuta l’affare e studia le proprie mosse.

Roma – La generazione z – nata e cresciuta in un contesto iperconnesso – forse non è in grado di percepire il mutamento di paradigma nell’alveo della fruizione di contenuti audiovisivi, ma i millennials e tutti quelli un po’ più in là con gli anni ben ricordano i momenti in cui la visione era organizzata per appuntamenti, e perdersi un contenuto per guardarlo “in differita” equivaleva a registrarlo personalmente.
La rapida diffusione delle reti a banda larga, e l’arrivo di piattaforme dedicate esclusivamente alla distribuzione online di contenuti video ha spinto i broadcaster tradizionali e le telco ad innovare e investire nella creazione di servizi dedicati alla distribuzione multipiattaforma, che permettano la visione di un contenuto su qualsiasi superficie a schermo in qualsiasi momento della giornata.

Di questo aspetto abbiamo parlato più volte nel corso dello scorso anno, e stiamo tuttora assistendo ad una serie di scossoni che contribuiscono a movimentare il mercato dell’audiovisivo in Italia.  

Romana Andò ha attribuito a questi sussulti il nome di Netflix’s effect¹, piattaforma SVOD che in circa due anni è stata capace di scuotere il mercato dalle fondamenta.

Le prime piattaforme a rispondere alle sollecitazioni sono state Tim,Sky e Mediaset, attraverso la predisposizione di un’offerta dedicata o il Re-branding dei propri servizi di distribuzione online, concepiti in ottica di  ampliamento e diversificazione della propria offerta di contenuti d’intrattenimento.
In zona Cologno Monzese si è inoltre in attesa di una più chiara definizione di un progetto europeo basato sull’offerta unificata di più servizi locali (oltre a Infinity, ad esempio Watchever in Germania e CanalPlay in Francia)².

La diversificazione dei servizi coincide con l’individuazione di nuove nicchie, che permettono una crescita esponenziale della domanda. Secondo una ricerca effettuata dall’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano in collaborazione con Doxa³, la spesa dei consumatori italiani per i contenuti di video online in abbonamento, o Svod, è cresciuta del 27% nel corso del 2016 e vale la metà del mercato totale Internet, ossia circa 50 mln di euro. Sono circa 3,2 milioni (dato aggiornato ad aprile 2016) gli italiani che utilizzano almeno uno di questi servizi, considerando sia gli utenti paganti, sia coloro che sono nel “periodo di prova”, sia chi usufruisce dell’abbonamento di un conoscente.
Gli italiani sembrano molto ricettivi nei confronti di questi servizi, secondo un’indagine condotta a giugno 2016 dall’istituto di ricerche Nextploraˆ  su un campione di 600 intervistati dai 18 ai 55 anni oltre la metà di essi è ricorsa al videostreaming per seguire serie tv o film e la scelta del servizio vede al primo posto Netflix (48%) seguito da Infinity (Mediaset) al 40% e Skyonline (ora NowTv) al 37%.


NE VEDREMO DELLE BELLE. STREAMING FORMULA ALL YOU CAN EAT.

L’offerta Svod introduce un’importante trasformazione delle pratiche di consumo, perché si rivela particolarmente accattivante per tre ordini di fattori: la facilità di connessione, i costi di sottoscrizione contenuti e i cambiamenti che introduce nel ‘cosa’, ‘come’ e ‘quando’ guardare contenuti televisivi attraverso diversi device, mobili e non.

Il miglioramento delle performance delle reti a banda larga, unite all’ottimizzazione degli algoritmi di compressione dei contenuti video, i quali permetteranno la visione in alta definizione su qualsiasi superficie a schermo – compresi i televisori di casa – spingerà Broadcaster e Telco verso una sempre maggiore ibridazione di formati e linguaggi, fino ad una completa ricontestualizzazione del flusso televisivo.

Sante Alagia e Romana Andò 

RIFERIMENTI
  1. http://www.techeconomy.it/2016/03/30/osservatorio-social-tv-la-tv-morta-viva-la-tv/
  2. http://www.agendadigitale.eu/ecommerce/film-su-internet-un-mercato-da-50-milioni-di-euro_2482.htm
  3. http://www.agendadigitale.eu/ecommerce/film-su-internet-un-mercato-da-50-milioni-di-euro_2482.htm
  4. http://www.newslinet.it/notizie/tv-e-internet-l-aumento-della-velocita-di-connessione-spinge-i-nuovi-formati
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