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X-Files: il caso di un ufo televisivo

Dopo più di dieci anni, è tornato X-Files. Ma come è stato accolto dai fan? Un'analisi fra nostalgia e shipping.

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Dopo più di dieci anni, è tornato X-Files. Ma come è stato accolto dai fan? Un’analisi fra nostalgia e shipping.

Si è appena conclusa la miniserie di X-Files. Tornata dopo più di dieci anni, ha registrato ascolti da record, sia negli Stati Uniti, che a livello internazionale (soprattutto, in Italia). Non è esagerato definirla la serie evento del 2016. Ma cosa significa ripotare in televisione una serialità ormai vecchia di almeno un paio di generazioni? E soprattutto, come è stata accolta dagli spettatori, ascolti strabilianti a parte?

X-Files fu la serie per eccellenza degli anni ’90. Andò in onda per nove stagioni sulla Fox, dal 1993 al 2002. Unendo complottismo, paranoia e la ricerca, costante quanto frustrata, di risposte ai misteri più o meno paranormali da parte degli agenti Mulder e Scully dell’FBI, diede vita a una delle comunità più attente e curiose, non che devote, del nascente Internet. Non stupisce, quindi, l’enorme clamore che ha suscitato l’annunciò che X-Files sarebbe tornato con una miniserie revival, tredici anni dopo la sua conclusione. Il termine revival è interessante perché ci indica l’ottica particolare con cui analizzare non solo lo show in sè e per sè, ma anche la sua fruizione. Per fare questo, sarà particolarmente utile affiancare a un’analisi della serie anche quella dei commenti dei fan nell’app TvShow Time.

[TvShow Time è un app mobile utile a segnare le serie televisive viste o che si stanno recuperando e integrata a una piattaforma di micro-blogging. In particolare, grazie alle sue caratteristiche social, gli utenti sono invitati a commentare le singole puntate. Ai fini dell’analisi è utile in quanto permette di ottenere una panoramica dei commenti più mirata, rispetto al buzz generico di altri Social Media, come per esempio Twitter.]

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UN’IDENTITA’ SFACCETTATA

Le puntate della serie classica di X-Files possono essere ricondotte a tre grandi categorie narrative: episodi mitologici, in cui si porta avanti la trama orizzontale, di solito dedicate alla cospirazione governativa con al centro gli alieni (spesso confusionaria, se non incoerente); episodi monster-of-the-week, autoconclusivi, dedicati a un singolo caso, dall’ambientazione cupa e seriosa; e funny-monster-of-the-week, cioè puntate più scanzonate, sempre autoconclusive, ma particolarmente sperimentali e ironiche. La maggior parte degli episodi rientrano in queste ultime due categorie. Le puntate mitologiche sono solamente cinque-sei per stagione, a fronte di più di venti episodi, rispettando l’impostazione narrativa tipica della serialità anni ‘90.

Il revival di X-Files di queste settimane ha ripreso la stessa struttura: solamente la prima e l’ultima puntata sono mitologiche, le altre quattro sono suddivise fra monster-of-the-week e funny-monster-of-the-week. Si assiste, quindi, a una sorta di concentrato esemplificativo di ciò che era stato X-Files più di vent’anni fa. Un po’ per saggiare il terreno in vista di una stagione vera e propria, un po’ per dare al fandom un’esperienza completa di X-Files.

L’effetto, prevedibile, è stato quello di scatenare una vera e propria guerra fra fan alla ricerca dell’essenza di X-Files.

I fan si sono trovati a discutere su quale fosse veramente il centro della serie classica. Le puntate mitologiche o quelle autoconclusive? Ovvero, sono stati applicati i filtri di ricezione delle serie contemporanee a X-Files e alla sua serialità anni ’90. Molti, infatti, vedono nelle puntate monster-of-the-week una sorta di riempitivo al vero e proprio cuore: la cospirazione aliena. Se, infatti, più di vent’anni fa una narrazione fondamentalmente verticale e solo occasionalmente spalmata su più episodi, era naturale per motivi tecnologici, produttivi e di pubblico, ora è vista unicamente come un allungare la storia, sviandola.

Su questo aspetto ha avuto particolare importanza anche il ricordo di quello che fu X-Files. Infatti, molti spettatori, trovandosi di fronte a una nuova tranche di episodi-esempi, lo hanno, più o meno, involontariamente paragonato a ciò che ricordavano fosse. O, meglio, alla definizione che gli avevano dato. X-Files come “serie sugli alieni” o X-Files come “serie sui casi delle singole puntate”. Paradossalmente, quindi, il dubbio di molti fan è insito proprio nel concetto di revival: quello che viene trasmesso ora non è il loro X-Files. O, meglio, non è l’anima di quello che loro pensavano fosse.

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L’AUTOCITAZIONE

L’effetto revival, ovvero il riportare in vita gli X-Files, passa anche per l’autocitazione. Gli episodi sono costellati di riferimenti alla serie classica. Molti sono, per esempio, gli oggetti o le scenografie che richiamano vecchi episodi, o, anche, attori che erano già comparsi, ma in altri ruoli. Soprattutto l’autocitazione si declina in inquadrature e dialoghi simmetrici rispetto al passato. In questo modo, da una parte, si crea una sorta di continuità con le vecchie stagioni, e, dall’altra, si sfida il fandom nella ricerca dei vari easter egg. Ricerca che i fan hanno accolto più che di buon grado.

Il fandom di X-Files è sempre stato particolarmente attivo. Già con i newsgroup e usenet, nelle prime stagioni, i fan erano soliti riunirsi e discutere della puntata appena trasmessa, dei cliffhanger e delle varie citazioni metatestuali di cui era ricca la serie classica. In questo modo lo stesso spettatore poteva cercare la “verità là fuori”.

Così, anche in questo revival, non sono mancati i riferimenti e le citazioni. Interessante è notare come la decodifica e la ricerca di continuità, sia da parte del fandom che del lato produttivo, si sia incentrata molto sui personaggi di Mulder e Scully. Ovvero, si è cercato di fare costante riferimento al loro passato e ai loro trascorsi, sia sentimentali che biografici. In questo modo, il pubblico, nonostante i più di dieci anni trascorsi dall’ultima puntata, ha potuto mantenere un punto di legame forte con la serie. Si è, quindi, aggirato il problema dell’anima sfaccettata e tripartita di X-Files, focalizzandone il centro sul rapporto fra i due agenti. La relazione fra Mulder e Scully, proprio come vent’anni fa, è tornata al centro di illazioni e shipping. In breve: dove non possono gli alieni, può l’amore.

UN UFO TELEVISIVO

L’irruzione di quell’ufo televisivo che è stata la trasmissione di X-Files è ben esemplificata dalla scelta di Fox Italia di creare X-Files Channel, un canale totalmente dedicato alla serie classica. Dal 3 gennaio, infatti, sono state mandate in onda tutte e nove le stagioni, ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette. La scelta che qua colpisce è quella di non trasmetterle seguendo un ordine preciso, bensì casuale. Una scelta che appare quasi eretica nell’epoca delle maratone e dell’orizzontalità, del recupero disperato nel momento in cui si perde un episodio, e del tutto è connesso.

Ma non è così, se si considera il pubblico a cui è diretto. X-Files channel non è stato creato per chi non ha mai visto la serie classica, per recuperarlo. Fox è ben consapevole che un simile recupero sarebbe stato ben più agevole con i siti di streaming on-demand, ma per coloro che non si erano persi una puntata all’epoca. Non per le maratone, ma per la nostalgia. Mandare gli episodi alla rinfusa permette la ricreazione di un sistema di broadcasting in cui si accende la televisione e ci si lascia trasportare da quello che viene mandato in onda, senza troppa preoccupazione di quello che è. Così può capitare di vedere alternarsi episodi della quinta stagione, ad alcuni della nona, per poi tornare alla prima.

X-Files channel, quindi, sottolinea e mostra quello che è stato il revival: una festa nostalgica. Un gioco per ricordare, malinconicamente, non soltanto la serie in sè, ma un modo di fare serialità ormai superato. Sia chi lo ha apprezzato, sia chi lo ha criticato, ha cercato in questo revival il vecchio X-Files. Non una prosecuzione, ma una mancanza. Proprio per questo, proprio perché si cerca ciò che è stato e non qualcosa di nuovo, si può ipotizzare come una vera e propria nuova stagione di X-Files, quasi certa, sarà accolta in modo ben diverso da queste sei puntate.

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