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Shannara: l’esperimento fantasy di MTV

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Elfi e gnomi su MTV: avete letto bene

Che il canale statunitense non sia più riconoscibile ormai come emittente prettamente musicale è cosa evidente da tempo. La non più “Music TeleVision” sta così cercando di reinventarsi offrendo una nuova identità al proprio intrattenimento, inizialmente con i suoi reality show (il popolare — o impopolare, a seconda di come lo si intenda — Jersey Shore ne è l’esempio più calzante), poi con prodotti di fiction, rappresentati dal suo prodotto di punta, il teen drama sovrannaturale Teen Wolf liberamente ispirato all’omonimo film del 1985 (esempio di cinema trasposto in TV: per un’analisi sull’argomento vi rimandiamo al nostro approfondimento in due parti).

L’ambizione è quella di rafforzare la propria immagine nel vasto panorama dell’intrattenimento via cavo (ricordiamo che si parla dell’emittente U.S.A.), offrendo contenuti che possano competere con le produzioni delle concorrenti pur abbracciando un target differente: è per questo che nell’attuale stagione televisiva spicca, iniziato assieme al nuovo anno, un prodotto decisamente inusuale per l’emittente in questione, un epic fantasy dagli elevati valori produttivi sia per la televisione in generale che per il canale in particolare. Stiamo parlando di The Shannara Chronicles, il primo adattamento assoluto di una saga letteraria iniziata nel 1977 ad opera dello scrittore statunitense Terry Brooks.

The Shannara Chronicles - poster by Paul Gerrard

Considerato da molti il padre del fantasy moderno, erede di (e dalla prosa più “accessibile” rispetto a) J.R.R. Tolkien, Brooks dalla pubblicazione de La Spada di Shannara non ha mai smesso di scrivere cicli su cicli ambientati in un mondo popolato da elfi, troll, gnomi e stregoni: quarant’anni di fandom non sono di certo una mole da trascurare, così MTV ha acquistato i diritti di queste storie (inizialmente appartenuti alla Warner Bros. per un adattamento cinematografico mai realizzato) e ha pensato bene di portarle sul piccolo schermo, in particolare basandosi sul secondo romanzo Le Pietre Magiche di Shannara.

Shannara - Elfstones (libro)

L’esperimento è interessante: da un lato abbiamo dunque una pietra miliare del fantasy classico, contrapposta (a posteriori) alle ormai arcinote Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, celebre saga di G.R.R. Martin da cui è tratto Game of Thrones della HBO, che di classico non ha proprio nulla (anzi, è diventato un nuovo riferimento sia letterario che televisivo per il genere, più maturo e cruento); dall’altro vi sono elementi moderni e decisamente pop: una emittente inizialmente dedicata alla musica, il regista del ‘marvelliano’ Iron Man Jon Favreau (qui in veste di produttore esecutivo), gli autori di Smallville Alfred Gough e Miles Millar, il regista di alcuni recenti blockbuster Jonathan Liebesman e lo stesso Terry Brooks a produrre e supervisionare il tutto.

Una strana creatura che adatta una storia non proprio recente in un prodotto televisivo che non può non far pensare, almeno su carta, al già menzionato Game of Thrones, un colosso imponente con cui competere. Se in termini letterari Martin è successivo a Brooks, e di più d’un decennio, in termini televisivi è MTV ad arrivare cronologicamente seconda rispetto ad HBO. La soluzione qual è? Semplice: non comparare i due prodotti. Lo stesso Brooks invita ad approcciarsi a Shannara in modo del tutto differente: laddove la serie HBO si incentra su intrighi politici e crudo realismo, lasciando sullo sfondo i dosati elementi magici, The Shannara Chronicles è un family drama in cui l’avventura, esseri fantastici e magie sono in primo piano, ma senza gli eccessi che ne possano precludere la fruizione a tutta la famiglia. Un ritorno all’evasione del fantasy più puro, se vogliamo,  ma con un importante elemento di novità rispetto ad uno scampato clone de Il Signore degli Anelli: l’ambientazione stessa, non un mondo altro ma la nostra Terra in un futuro post-apocalittico, nel quale la Magia è stata riscoperta e nuove razze sono nate dalle mutazioni genetiche dell’uomo.

Shannara a New York

Proprio sull’ambientazione si è spinto molto in termini di comunicazione e advertising non tradizionale per catturare un’ampia attenzione e puntare alla viralità sul web, sia negli U.S.A. che nei molti Paesi in cui la serie è stata esportata: a New York, ad esempio, l’artista Kevin O’Callaghan ha allestito per promuovere la serie MTV delle installazioni riproducenti oggetti del mondo attuale in un immaginario stato di abbandono, tra ruggine e natura selvaggia; l’emittente spagnola TNT ha allestito un invitante padiglione all’interno del quale, toccando un “libro magico”, parte il trailer della serie proiettata su tutte le pareti; la Sky italiana, infine, ha installato nella stazione centrale di Milano una riproduzione dell’albero magico presente nella serie, ed ha anche riprodotto dal vivo la concitata scena d’apertura, una “corsa degli elfi” con i partecipanti bendati. Dunque è Sky Atlantic ad aver importato la serie nel nostro Paese e sembra scommettere molto sul prodotto, trasmesso dal 15 gennaio con poco ritardo rispetto agli U.S.A., con numerosi approfondimenti su sito e pagina Facebook.

Shannara - Sky Atlantic a Milano

Ma come sta andando questo esperimento?

A quanto pare molto bene, sia negli USA che in Italia.

Sull’emittente americana ad una premiere (5 gennaio) nella media sono seguiti ascolti — è proprio il caso di dirlo — epici, 14.6 milioni di spettatori accumulati grazie alle repliche (Live+3), alle visioni in differita registrate sui dispositivi DVR e allo streaming legale sulle piattaforme disponibili, insomma grazie a tutte le nuove pratiche di fruizione costantemente analizzate dal nostro Osservatorio, che hanno portato rispetto alla messa in onda un incremento da record (+71%) per l’emittente. A sorpresa è stata la stessa MTV subito dopo la premiere a mettere a disposizione per gli utenti U.S.A. su sito e app, previa iscrizione, ben quattro episodi, di cui due (il terzo e il quarto) in anteprima assoluta, invitando al binge watching (conferma che questa pratica è ormai sempre più consolidata e riconosciuta); se questo ha causato un fisiologico calo alla messa in onda di tali puntate (molti le avevano già viste), è stato un ottimo traino per il quinto ed inedito episodio, che ha riportato gli ascolti ai fasti della premiere.

Shannara - MTV invita al binge watching

In Italia Sky Atlantic HD può sinora ritenersi altrettanto soddisfatta dei risultati, con più di 450mila spettatori medi per la prima puntata.

Anche parlando di buzz online la serie è messa molto bene: l’hashtag #Shannara è diventato trending topic mondiale durante la premiere (circa 5 tweet al secondo per un totale di 30mila), mentre su Facebook sono nate pagine e pagine sia prima (anche mesi) che dopo la messa in onda.

Shannara - gruppi e pagine Facebook

Proprio avendo osservato personalmente il fenomeno su più gruppi e pagine Facebook ufficiali e non dedicati alla serie il sottoscritto è portato ad affermare che l’ambiente in questione offre uno spaccato interessante in merito alla composizione dell’audience (non a caso se n’è accorto anche Nielsen, come vi raccontavamo pochi giorni fa): in maniera piuttosto bilanciata il pubblico di Shannara può essere dicotomicamente suddiviso in più coppie di categorie, a seconda di come si guardi ad esso e al suo comportamento, inteso non solo come like e commenti ma come qualsiasi azione possa essere segno di engagement.

In primis la distinzione tra fan “storici” della saga letteraria e neofiti assoluti, che magari a stento conoscono l’esistenza dei libri di Brooks; nella prima categoria rientrano moltissimi adulti che hanno iniziato a leggere fantasy proprio con Shannara quarant’anni fa (o giù di lì), che provano commozione nel vedere finalmente su schermo i propri eroi, e che hanno “invitato” al mondo di Shannara i propri figli, che a loro volta stanno apprezzando il prodotto televisivo. Una seconda distinzione può quindi essere di tipo generazionale: over-quaranta/cinquantenni e rispettivi figli pre- o al più adolescenti. Una terza distinzione può essere fatta tra chi è abituato a produzioni dal taglio diverso, meno adolescenziale ed evasivo e più profondo in termini di scrittura e messa in scena, e chi sembra essere meno abituato a prodotti “di punta” come Breaking Bad o Game of Thrones.

In ogni caso, in ognuna di queste dicotomie (lettori/neofiti; genitori/figli; palati più/meno esigenti) è interessante notare come non esista un’opinione dominante, se non forse nel core target di MTV rappresentato chiaramente dai teenager (specialmente americani), che ne apprezzano l’appagante rappresentazione piena di effetti speciali, l’avventura e soprattutto le dinamiche da teen drama (triangoli amorosi e altri elementi tipici di questo tipo di prodotto); in tutti gli altri casi emerge una distinzione significativa tra chi si innamora alla follia della serie e chi invece non ne tollera questo o quell’aspetto, da una sceneggiatura talvolta superficiale ai frequenti “marchi di fabbrica” delle produzioni MTV (tra cui l’impiego di attori, secondo i detrattori, più belli che bravi), finanche alla distinzione tra lettori storici appagati dall’adattamento (piuttosto libero e moderno) e lettori che invece si sentono traditi da stravolgimenti spiazzanti.

Shannara su iTunes

Forse non piace proprio a tutti ma a giudicare dai dati d’ascolto e dai posizionamenti da record su iTunes e altri aggregatori di voti e recensioni del pubblico, ad esempio Internet Movie DataBase, vi è un generoso zoccolo duro pienamente soddisfatto dall’epica moderna di The Shannara Chronicles.

E tale zoccolo duro è anche la community più produttiva in termini di twitting, fan art, clip video e altro user generated content ispirato al prodotto, raccolto in parte ad esempio dallo stesso sito di Sky Atlantic.

The Shannara Chronicles - una fan art

Per il momento non sono ancora trapelate notizie circa un rinnovo per una seconda stagione, ma considerati i risultati sinora monitorati possiamo affermare che la magia sta funzionando e che gli sforzi di MTV nel portare gli elfi in TV meritano di esser premiati… magari monitorando cosa ne pensano i fan — ed i non fan — sulla piattaforma di Zuckerberg per limarne qualche difetto.

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