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Pechino Express, il volto giovane di Rai 2

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Pechino Express si è concluso lunedì 2 novembre, portandosi via tutta la blasfemia di Scialpi, i commenti maliziosi di Naike Rivelli e l’ineguagliabile malvagità di Fariba, alias Medea. Adesso un vuoto incolmabile caratterizza la mia dieta mediale (fino al prossimo reality game).

Visto che sto convivendo con questa mancanza esistenziale (alleviata soltanto dal compiacimento per la vittoria della coppia degli #Antipodi) credo sia ora di tirare un po’ le somme di un’edizione di Pechino Express di indubbio successo. Forse la migliore mai realizzata e perfettamente orchestrata dal suo “maestro” Costantino della Gherardesca.

Gli ascolti sono stati ottimi, se consideriamo il fatto che la puntata finale di Pechino Express (con picchi fino al 18%) è stata battuta in share tra i prodotti Rai soltanto da Il giovane Montalbano, una saga che è come la Nutella, il prodotto nazional popolare più amato dagli italiani. Quello su cui vorrei fare il punto, però, è il dibattito sui social network sites, a cui gli utenti hanno partecipato con entusiasmo, inquadrandolo nell’ottica più ampia del palinsesto di Rai 2 che, adottando programmi come Pechino Express e personaggi mediatici come Costantino della Gherardesca, sta forse cercando di raggiungere un’audience più giovane di quella a cui ci ha abituati finora.

Alcune scelte effettuate dalla produzione sono chiare nell’indicare il target di pubblico a cui la rete vorrebbe rivolgersi. Questo punto è apparso subito palese in molti momenti del programma, quelli più ironici e sfrontati, ma soprattutto nella strategia social. Come ha reso noto Costantino della Gherardesca in una intervista rilasciata a Wired, il team Magnolia e Costantino stesso hanno curato direttamente la strategia non preparandola prima della puntata, ma lavorandoci durante la diretta. Questo approccio ha donato un tono spontaneo e brillante ai post, molto apprezzato dal pubblico che ha reagito attivamente.

In questa edizione di Pechino Express, al pari della precedente, hanno spopolato alcuni tormentoni (sull’onda dell’ormai celeberrimo rutto in faccia a Eva Grimaldi nella stagione 2014), primo su tutti la decapitazione del Bambin Gesù da parte di Scialpi.

Pechino Express 2015 - puntata 1

I post sui canali social del programma si trasformano in un vero e proprio botta e risposta a colpi di ironia tra i profili ufficiali e gli utenti. Il vero protagonista e artefice di questo successo è Costantino della Gherardesca che commenta le disavventure dei concorrenti in modo molto poco ortodosso per una prima serata di Rai 2.

Screenshot2

I dati parlano chiaro, Costantino ha un grande seguito sui social network sites. Su Twitter conta 158000 follower e su Facebook circa 269.000 like, i suoi post taglienti hanno raggiunto migliaia di mi piace e centinaia di condivisioni.

Anche la scelta degli ospiti nelle varie serate non è casuale, mi riferisco soprattutto alla puntata condotta da Magalli, da mesi idolo della rete (tutti ormai ricordano le esilaranti gag con la coppia dei #Compagni).

Screenshot3

Queste osservazioni preliminari credo siano chiare nell’indicare una nuova strada intrapresa da Rai 2, che a mio avviso sta cercando di compiere un’operazione di “svecchiamento” del suo pubblico, proponendo programmi come Pechino Express e soprattutto personaggi che possano rappresentare un gusto e un’ironia più giovani, se così si può dire. Il punto positivo è il fatto che la dirigenza stia cercando di intercettare quella che è la vera vocazione del canale e che dovrebbe distinguerlo dai target di pubblico ben più adulti della rete ammiraglia Rai 1 e della meno brillante Rai 3. Anche i palinsesti futuri mi sembra che procedano su questa linea, bisognerà verificare se effettivamente questa operazione sia riuscita o meno osservando anche gli esiti del prossimo adventure game Monte Bianco – Sfida verticale (in onda a partire da lunedì 9 novembre 2015 su Rai 2).

 

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