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LEICESTER: una passione che unisce

Engagement dell’audience italiana in risposta al fenomeno Leicester

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INTRO  La scorsa settimana abbiamo assistito ad un vero e proprio evento mediatico che ha superato i confini geografici e annullato ogni tipo di schieramento sportivo: il Leicester City è riuscito nell’impresa e si è laureato Campione d’Inghilterra, facendo emozionare tifosi e sportivi di tutto il mondo. Perché così tanto entusiasmo? Per comprendere tale fenomeno è necessario fare un passo indietro.

LA NOTIZIA – Il Leicester City è la società calcistica anglosassone di una piccola cittadina dell’East Midlands, a circa 200km da Londra. Nei suoi 132 anni di storia non aveva mai vinto la Premier League, l’equivalente inglese della Serie A italiana. Le Foxes (così vengono chiamati i tifosi del Leicester) non hanno mai vissuto ai piani alti della classifica bensì sono da tempo abituate a lottare per la salvezza,  sempre in bilico tra la Prima e la Seconda Divisione. La Premier League è attualmente il campionato più competitivo e ricco del mondo e, un po’ come dappertutto, sono sempre le stesse squadre a contendersi il titolo: quelle più blasonate, con una disponibilità economica tale da permettersi di acquistare i giocatori più importanti all’interno del panorama calcistico.Leicester_premiere_league

LEICESTER MANIA: NUMERI DA RECORD – “Un primato low cost”, così la stampa ha etichettato la più grande impresa nella storia del calcio: la Cenerentola-Leicester, che lo scorso anno si salvò per un pelo dalla retrocessione, oggi è Campione. Ciò che ha più meravigliato è che il record storico non è rimasto circoscritto nel terreno di gioco, ma è esploso nella Rete. Lunedì sera, dopo il pareggio tra Chelsea e Tottenham, il quale ha decretato la vittoria del titolo delle Foxes, il flusso di Twitter è aumentato dell’86% rispetto all’uso regolare. Twitter UK ha poi mostrato, attraverso una GIF, l’incremento dei tweet inviati dagli account di tutto il mondo: 5,5 milioni di messaggi durante la partita e dopo il fischio finale. 

Il tweet celebrativo, postato dall’account ufficiale del Leicester City, è diventato in pochissimo tempo il più retwittato nell’ambito sportivo.Leicester_Champion

GLI ITALIANI TIFANO GLI AZZURRI (INGLESI) – Il successo del Leicester è stato accolto con entusiasmo, in particolar modo in Italia, dove il coinvolgimento è alle stelle. Complice del miracolo sportivo è la figura di Claudio Ranieri, tecnico italiano ed ex allenatore di Roma e Juve: è lui che ha portato il Leicester alla vittoria e che ha cambiato positivamente l’immagine degli italiani in Inghilterra. In Italia, i tifosi e simpatizzanti di calcio sono andati in visibilio. I numeri parlano da soli:  domenica 1 maggio Fox Sports HD ha registrato il miglior ascolto stagione per un match di Premier League: 540.089 spettatori medi, con il 3,35% di share e 1.420.687 spettatori unici, intenti a guardare Manchester United – Leicester. Il giorno successivo le Foxes italiane erano 474 mila (2,51% di share) a festeggiare, nel post gara Chelsea-Tottenham, la vittoria del Campionato della squadra di Ranieri.

LA MACCHINATA IGNORANTE – Era Gennaio quando, sebbene il primo posto fosse ancora solo un lontano miraggio, la pagina Facebook “Calciatori Brutti”, conosciuta per i contenuti sportivi a sfondo satirico, ha lanciato spontaneamente l’iniziativa della #macchinataignorante: una trasferta sportiva in piena regola.

#macchinataignorante

L’evento su Facebook inizialmente è nato con l’intento di portare omaggio a Ranieri, allenatore italiano che in Patria era stato bollato come eterno secondo. La comunità che alimenta la pagina Facebook, nata nel 2012 e che conta oggi più di 1.200.000 like, è riuscita ad organizzarsi davvero e programmare in maniera autonoma la partenza per la cittadina inglese. L’elevato numero di persone interessate all’evento (più di 64mila) ha attivato moltissimo gli utenti in rete, tanto da ricevere sponsorizzazioni da brand come la Goleador e da essere ripreso sui maggiori quotidiani sportivi e in TV. SkySport HD ha contribuito durante tutto il weekend scorso proponendo il liveblog del viaggio, che alla fine ha visto partecipare circa 2000 ragazzi italiani.

Nessun boomaker ci credeva, erano tutti scettici. Tutti, tranne le decine di migliaia di tifosi che il Leicester ha visto moltiplicarsi piano piano e che, spinti da simpatia ed emozione, hanno accompagnato e supportato le Foxes durante tutta la stagione sportiva.

Il fenomeno Leicester non solo ha permesso di poter scrivere un’importante pezzo di storia all’interno degli almanacchi sportivi ma ha anche dato la possibilità al calcio di elevarsi e di discostarsi, per fortuna e finalmente, dall’idea che sia solo ed esclusivamente uno sport corrotto e violento. Forse oggi, grazie alle Foxes blu, siamo tutti un po’ più consapevoli che il calcio non necessariamente divide le tifoserie, ma è anche in grado di aggregare e di creare comunità.

A cura di Chiara Pansé

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